Le Terme di Luhačovice: dove l’acqua cura e l’arte accoglie

Ci sono luoghi che ti fanno bene ancora prima di entrarci.
Ti basta avvicinarti, respirare, osservare. Luoghi in cui la bellezza si unisce alla natura, e la cura del corpo è anche cura dello spirito.
Luhačovice è uno di questi.
E quando ho messo piede per la prima volta in queste famose terme della Moravia, ho capito perché mio nonno, Dušan Jurkovič, se ne era innamorato.

Un’oasi di benessere e creatività

Non si tratta solo delle acque minerali, note per le loro proprietà curative.
Luhačovice è molto di più: è un’opera d’arte vivente, dove l’architettura si fonde con la natura e la tradizione locale diventa estetica quotidiana.

Camminando lungo il viale principale, tutto sembra armonico. Le fontane zampillano tranquille, gli alberi avvolgono in una dolce ombra, e ogni edificio parla lo stesso linguaggio: quello della cura. Ma è quando arrivo davanti alla Kolonáda, il padiglione delle sorgenti, che sento qualcosa di profondo.

Lo riconosco subito: è opera di Jurkovič.
Le sue linee sinuose, i motivi decorativi folk, i colori caldi, le travi scolpite. Sembra una casa delle fiabe… ma è reale. È viva. È un luogo pensato per accogliere le persone, per farle sentire bene.
Per farle sentire a casa, lontano da casa.

Architettura che guarisce

Jurkovič progettò diversi edifici a Luhačovice, tra cui il Jurkovičův dům, oggi hotel termale, e il celebre padiglione Vincentka, dedicato alla sorgente più famosa. Ogni edificio è unico, ma tutti condividono la stessa filosofia: la bellezza fa parte del processo di guarigione.

In un’epoca in cui l’architettura termale era spesso fredda e austera, lui scelse di costruire con il cuore, ispirandosi ai modelli dell’arte popolare slovacca e morava. Il legno, i colori, i motivi decorativi… tutto era pensato per far sentire le persone meglio, fuori e dentro.

Un’eredità viva

Passeggiando tra i giardini curati e le sale tranquille, ho pensato a quanto fosse avanti Jurkovič.
Aveva compreso una cosa che oggi stiamo lentamente riscoprendo: che la salute non è solo una questione medica, ma anche culturale, emozionale, estetica.
E che anche un luogo può guarire, se costruito con amore.

Perché visitarle

Luhačovice non è solo per chi cerca cure termali. È per chi ama la bellezza autentica, il design umano, la storia che si respira nei dettagli.
È per chi vuole camminare piano, bere un’acqua che sa di terra, sedersi su una panchina e guardare il mondo che passa, circondato da un’architettura che sorride.

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